In questo ambiente dalle rappresentazioni cartografiche storiche di Roma vi sono state raccolte e selezionate le diverse carte topografiche dell’Urbe, che abbiamo ritenuto più significative, come quelle contenute nella collezione di Amato Pietro Frutaz, Le piante di Roma, edita in 3 volumi nel 1962, dall’Istituto di Studi Romani. Volumi questi messi a disposizione dalla biblioteca di Villa Altieri della Città metropolitana di Roma Capitale.
Sono carte di Roma antica e moderna che costituiscono un importante repertorio fondamentale per studiosi di ogni disciplina o chi a vario titolo è interessato alla conoscenza della capitale dell’impero. Ogni carta di Roma rappresenta uno spazio teoricamente circoscritto e delimitato che è, idealmente, il risultato materiale grafico-rappresentativo di una proiezione astronomica, matematica e geometrica.
Le carte sono state raggruppate per secoli partendo dal III sec. d.C. per arrivare al XX sec. Come ad esempio la ben nota Forma Urbis Romae di età severiana degli inizi del III sec. d.C. È questa una raffigurazione del tipo quasi catastale della città di Roma tracciata su lastre di marmo.
Ogni carta è corredata da una scheda analitico-descrittiva che va a riassumere le sue componenti formali e fondamentali, di tipo geografico e storico-topografico e, con il rimando, alla fonte e all’indicazione bibliografica. Nello specifico si è cercato di mettere in risalto il maggior numero possibile di notizie che ogni singola carta può offrire grazie alla conoscenza delle sue caratteristiche peculiari che vanno dal tratteggio, alla toponomastica, all’urbanistica, all’idrografia, all’orografia, all’uso del suolo e al suo modellamento.