La mappa “Uso e Copertura del Suolo” prodotta dal Sistema Informativo Geografico ‒ GIS ‒ contiene i dati in seno al progetto cartografico europeo denominato CORINE-Land Cover (di seguito CLC), realizzato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), e quelli della Carta dell’Uso del Suolo della Regione Lazio (di seguito CUS), quest’ultima inquadrata nell’ambito del progetto CLC. Dati riconducibili al territorio metropolitano di Roma capitale.
La mappa così come è stata pensata e strutturata contiene la serie delle informazioni geografiche in termini temporali definite dallo studio-progetto del CLC a partire dal: 1990, 2000, 2006, 2012, 2018; con cambiamenti e variazioni che vanno dal: 1990/2000, 2000/2006, 2006/2012, 2012/2018; e quelle del CUS 2010 con gli aggiornamenti al 2016, immagazzinate in un sistema informativo geografico.

Di seguito diamo un quadro sintesi dei 2 progetti: 1. CLC - 2. CUS.
1. Il progetto cartografico CLC, specifico per la copertura e uso del territorio, è parte integrante ‒ insieme ad altri progetti che riguardano, ad esempio, la conservazione della natura (CORINE-Biotopes), l’emissioni in aria (CORINE-AIR), i suoli ed erosione costiera (CORINE Erosion) ‒ del programma CORINE (COoRdination of INformation on the l’Enviroment) approvato nel 1985 dal Consiglio delle Comunità Europee per dotare: Unione Europea, Stati associati, Paesi limitrofi dell’area mediterranea e balcanica di informazioni territoriali omogenee sullo stato dell’ambiente.
Lo scopo principale del programma CORINE è stato ed è quello di verificare la condizione dell'ambiente nell'area comunitaria, al fine di fornire un valido supporto allo sviluppo delle politiche comuni, atto a controllarne gli effetti e proporre eventuali correttivi.
Sin dall’inizio il progetto CLC, di cui la prima strutturazione risale al 1990 (CLC90), coordinato dalla Commissione Europea e dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA), prevede la realizzazione di una cartografia tematica a copertura del suolo alla scala di 1:100.000, con una legenda di 44 voci su 3 livelli gerarchici. L’unità spaziale minima mappabile è stata indicata in 25 ettari, corrispondente ad un quadrato di 5 mm. di lato o ad un cerchio di 2,8 mm. di raggio.
Con i successivi aggiornamenti al CLC, prende corpo nel 2000, il progetto Image & Corine Land Cover 2000 (vi aderiscono 33 paesi tra i quali l’Italia. Il lavoro svolto dall’Italia è di tipo eterogeneo nelle diverse Regioni). A seguire quello del 2006 realizzato nell’ambito del programma GMES (Global Monitoring for Environment and Security) Fast Track Service on Land Monitoring. Poi nel 2012 con l’avvio di un piano per l’attuazione dei servizi di Land Monitoring nel settore GIO (GMES Initial Operations) Land Monitoring Implementation Plan 2011-2013.
Allo stato attuale la produzione dei dati CLC rientra nella sfera tematica “Land” del programma “Copernicus”, in cui ISPRA ha coordinato un partenariato progettuale Italian NRCs LC Copernicus supporting activities for the period 2017-2021, che ha portato all’aggiornamento del CLC2018: effettuato con l’impiego di immagini satellitari provenienti dal Sentinel-2 e dal Landsat8, geoprocessate e utilizzate nel procedimento di fotointerpretazione.

A corollario di quanto detto la tabella che segue definisce un quadro cronologico evolutivo-temporale della copertura del suolo del programma CORINE.
CLC1990 |
CLC2000 |
CLC2006 |
CLC2012 |
CLC2018 |
|
---|---|---|---|---|---|
Dati satellitari |
Landsat-5 MSS / TM data unica |
Landsat-7 ETM data unica |
SPOT-4/5 e IRS P6 LISS III doppio appuntamento |
IRS P6 LISS III e RapidEye doppio appuntamento |
Sentinel-2 e Landsat-8 per il riempimento degli spazi |
Coerenza temporale |
1986-1998 |
2000 +/- 1 anno |
2006 +/- 1 anno |
2011-2012 |
2017-2018 |
Precisione geometrica, dati satellitari |
≤ 50 m |
≤ 25 m |
≤ 25 m |
≤ 25 m |
≤ 10 m (Sentinel-2) |
Min. unità di mappatura / larghezza |
25 ha / 100m |
25 ha / 100m |
25 ha / 100m |
25 ha / 100m |
25 ha / 100 m |
Precisione geometrica, CLC |
100 m |
meglio di 100 m |
meglio di 100 m |
meglio di 100 m |
meglio di 100 m |
Accuratezza tematica, CLC |
≥ 85% (probabilmente non raggiunto) |
≥ 85% (raggiunto) [13] |
≥ 85% |
≥ 85% (probabilmente raggiunto) |
≥ 85%
|
Modifica mappatura (CHA) |
non implementato |
spostamento limite min. 100 m; area di cambio per poligoni esistenti ≥ 5 ha; per cambi isolati ≥ 25 ha |
dislocamento min. 100 m; tutte le modifiche ≥ 5 ha devono essere mappate |
dislocamento min. 100 m; tutte le modifiche ≥ 5 ha devono essere mappate |
dislocamento min. 100 m; tutte le modifiche ≥ 5 ha devono essere mappate |
Accuratezza tematica, CHA |
- |
non controllato |
≥ 85% (raggiunto) |
≥ 85% |
≥ 85% |
Tempi di produzione |
10 anni |
4 anni |
3 anni |
2 anni |
1,5 anni |
Documentazione |
metadati incompleti |
metadati standard |
metadati standard |
metadati standard |
metadati standard |
Accesso ai dati (CLC, CHA) |
politica di diffusione poco chiara |
politica di diffusione concordata sin dall'inizio |
accesso gratuito per tutti gli utenti |
accesso gratuito per tutti gli utenti |
accesso gratuito per tutti gli utenti |
Numero di paesi coinvolti |
26 (27 con attuazione tardiva) |
30 (35 con attuazione tardiva) |
38 |
39 |
39 |
2. Il progetto CUS della Regione Lazio, conforme alle direttive europee (legenda, scala ecc.), è una carta tematica di base inquadrata, come già suesposto, nel circuito del progetto CLC dell’Unione Europea (realizzata nell’ambito della redazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale).
La carta si fonda su 5 classi principali: superfici artificiali, superfici agricole utilizzate, superfici boscate ed ambienti seminaturali, ambiente umido, ambiente delle acque. Si sviluppa per livelli di dettaglio in funzione della scala di rappresentazione, ponendosi alla lettura del territorio regionale al IV livello, con 72 classi di uso del suolo e con una unità minima cartografata di un ettaro.
La carta così come è stata strutturata, quale prodotto dall’originario rilievo eseguito dall’Unione Europea, contribuisce ad un uso flessibile in ordine all’approfondimento e all’integrazione delle classi, oltre a porre le informazioni temporali in essa contenute, ad un confronto, ad una lettura e ad un monitoraggio del territorio-paesaggio nelle sue dinamiche evolutive.
Si tratta di una carta regionale di chiara rilevanza territoriale, in quanto essa ha la proprietà di essere uno strumento operativo volto alla ricerca di chi a vario titolo si interessa di ambiente e di paesaggio naturalistico-antropico e, dunque, applicabile negli ambiti delle scienze naturali e territoriali-paesaggistiche, e della programmazione e pianificazione a tutti i vari livelli.