
Il Lazio orientale nella Carta d’Italia
La carta è contenuta in un codice appartenente agli anni 1334/1339 (v. tav. 11). La toponomastica e la simbologia rappresentata seguono la posizione dettata dall’autore che non tiene conto dell’orientamento geografico in quanto il segmento, qui prodotto, è dato dal nord in basso e il sud in alto. L’area con il Lazio a destra del Tevere è senza toponimi. L'orografia e l'idrografia è sommaria. La zona costiera è appena percettibile tra la macchia oscura del mare e il bianco della superficie terrestre.
A. P. Frutaz, Le carte del Lazio, Roma 1972, II, Va, 10.
A. P. Frutaz, Le carte del Lazio, I, V, Roma 1972, pp. 8-9.
Esemplare conservato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, cod. Vat. Lat. 1960 (foll. 267-268) contenente alcune opere di Fra Paolino realizzate per Roberto d'Angiò re di Napoli. Il codice è datato 1334-1339 e contiene le due carte d’Italia che probabilmente risalgono agli stessi anni poiché nessun altro codice di Fra Paolino le comprende. La carta viene qui riprodotta in b/n come da Frutaz.