
Carta corografica della Sabina Antica e Moderna. Lato nord
La carta è non graduata. Comprende la Sabina, il Lazio e parte dell'Etruria. Carta orientata, con indicazione del Nord in alto a sinistra, e con scala grafica in miglia romane moderne. Ricca è l'idrografia, la rete stradale e le indicazioni toponomastiche. Vengono inoltre segnalati qualche acquedotto e delle rovine antiche. Nella carta viene applicato il nuovo metodo di raffigurare l'orografia e la segnalazione dei centri abitati posti su colline o promontori. Le città sono indicate con piantine schematiche, e in alcuni casi ai toponimi l'autore ha aggiunto notizie storiche (v. tav. 11).
A. P. Frutaz, Le carte del Lazio, Roma 1972, III, LVIIa, 248.
A. P. Frutaz, Le carte del Lazio, I, LVII, Roma 1972, p. 123-124.
Esemplare conservato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana St. geogr. S. 36. La carta riprodotta dal Frutaz è una ristampa fatta sul rame originale da cui fu raschiata la data sostituita da cerchietti. Esemplare identico all'edizione princeps datata 1827 disegnata ed incisa dal Prosseda per l'opera di G. A. Guattani Monumenti Sabini, 3 voll., Roma 1827, 1828, 1830. Altra carta archeologica epigrafica della Sabina è quella di H. Kiepert per il Corpus Inscriptionum Latinarum IX, Berlino 1883 dal titolo Italiae Regio IV, scala 1: 500.000.