
Latium Vetus et Regiones Conterminae, 1ª edizione
Carta graduata con il meridiano passante per la specola del Collegio romano e orientata NNE (in alto a sinistra). La scala grafica, in alto a sinistra, è in miglia geografiche e in miglia romane. E' disegnata l'orografia, l'idrografia e la rete stradale. La toponomastica e il titolo sono in latino. Questa carta rappresenta il primo esempio di triangolazione completa per la maggior parte del territorio del Lazio e di delimitazione con tecnica nuova del suolo.
A. P. Frutaz, Le carte del Lazio, Roma 1972, III, LV.1, 239.
A. P. Frutaz, Le carte del Lazio, I, LV, Roma 1972, p. 117.
Diverse sono le varianti di questa carta che vanno dal 1827 al 1855 (v. tav. 241). Il Gell e il Nibby iniziarono questa carta nel 1822 perlustrando e documentando tutto il territorio del Lazio. Esiste una 2ª ed., anch'essa datata 1827, con il titolo in latino ma leggermente diversa (più ricca è la toponomastica) ed eseguita sullo stesso rame della misura di 73,4 x 81,5.