
Il Lazio nella Carta Tolemaica Greca d'Italia. Italia Centrale con il Lazio
La carta (sec. XI-XII) è costruita sulla base del testo della Geografia di Claudio Tolomeo (100-178 d.C.) ed è disegnata con i meridiani e i paralleli. I nomi delle città, in nero, sono inseriti entro rettangoli color terra di Siena. L'idrografia, in blu, della regione laziale è rappresentata dal Tevere e dal Liri. L'orografia non è presente, ad eccezione della catena appenninica in verde chiaro.
A.P. Frutaz, Le carte del Lazio, Roma 1972, II, 5.
A.P. Frutaz, Le carte del Lazio, I, III, Roma 1972, pp. 3-4.
Esemplare conservato presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, cod. Urbinate greco 82, foll. 71 (70) - 72 (71). La data del manoscritto oscilla tra i secoli XI e XIV, la più probabile è quella del sec. XI-XII. Dal Frutaz viene riprodotto il segmento del Lazio, disegnato parte sul fol. 71 e parte sul fol. 72. I manoscritti greci dell'Introduzione geografica di Claudio Tolemeo (100-178 circa d.C.) detta Geografia, sono composti in due classi A (tradizione bizantina) e B (tradizione asiatica). Il codice più importante e più antico della classe A è l'Urbinate greco 82; mentre il più importante della classe B è il Laurenziano XXVIII, 49, del sec. XIV. Solo pochi codici di ambo le classi sono corredati di carte il cui numero varia (classe A 27, classe B 64) compreso il planisfero. Sono carte costruite sul testo tolemaico e il prototipo delle attuali carte non è più antico del sec. XI. Francesco di Lapacino e Domenico Buoninsegni due umanisti fiorentini, per la versione latina della Geografia di Tolemeo Ptolemei Philadelphi Cosmographie libri octo, eseguita da Jacopo di Angelo di Scarperia nel 1406 e pubblicata nel 1409, hanno imitato le carte tolemaiche del prototipo dei codici greci della classe A (cod. Vat. Lat. 5698 della prima metà del sec. XV).