
Pianta di Roma nel 1555
La carta porta il titolo in alto entro un cartiglio: "VRBIS ROMAE / DESCRIPTIO". La proiezione e la figurazione sono di tipo obliquo-verticale con alzato, orografica. É una veduta panoramica della città di Roma entro le mura e vista dal Gianicolo. Le indicazioni toponomastiche della città sono in latino entro due rubriche: una con le lettere A-T, l'altra con 96 numeri. Mentre per la campagna romana le avvertenze sono in italiano all'interno della pianta. L'orientamento è indicato con il Nord a sinistra. In basso da sinistra a destra, dedica del Pinard al cardinale Giorgio d'Armagnac, seguono le due rubriche, la sottoscrizione dell'editore "Ex typis et deiligentia Ant. Lafrerì", e sotto quella dell'incisore "Iac. Bossius Belga in aes incidebat".
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, II, CXII, 223.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, I, CXII, Roma 1962, p. 171-172.
Esemplare conservato nello Speculum Romanae magnificentiae della Biblioteca Vaticana: Riserva S 7, tav. 3. Altri esemplari di questa pianta sono stati segnalati dallo Hülsen e dallo Scaccia Scarafoni. L'Ashby fa notare che per lo sfondo della campagna romana l'autore si è ispirato alla pianta di Eufrosino della Volpaia. Esistono alcuni esemplari che recano come editore il nome di Antonio Salamanca, il quale lavorò in società con Lafréry dal 1553 al 1562, ed uno di questi esemplari da loro prodotti è consevato nello Speculum Romanae magnificentiae, Biblioteca Vaticana, Barberini X. I. 13, fol. 7-8. Hugues Pinard di Chalon-sur-Saône, è artista operante a Roma nella metà del XVI secolo.