
Pianta di Roma nel 1551
La carta ideata e intagliata da Leonardo Bufalini (falegname, intagliatore, misuratore e architetto militare) presenta in alto il titolo: ROMA. É una carta che si presenta molto disegnata. La proiezione e la figurazione sono di tipo verticale icnografica, orografica. Le indicazioni toponomastiche sono in parte in latino e in parte in italiano, ma non sono sempre correttamente scritte. Le mura aureliane riportano numeri relativi a misurazioni. L'orientamento è indicato con il Nord a sinistra. Intorno ai 4 margini della carta sono disegnati, con volti simbolici, i 24 venti. In alto la scala con didascalia. Ai margini gli stemmi di Venezia, Carlo V, Giulio III, Roma, Enrico II di Francia e del C(onte) M(ichele) T(orre) V(escovo) D(i) C(éneda). In basso avviso al lettore, dedica a Giulio III, autoritratto del Bufalini con la data della prima edizione, due lettere del 16 novembre 1560 (relative ai danni prodotti dalle inondazioni del Tevere) indirizzate dall'editore Treviri ai Conservatori di Roma e al cardinale Carlo Borromeo.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, II, CIX, 189.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, I, CIX, Roma 1962, p. 168-169.
Della carta dell'edizione del 1551 non si conosce nessun esemplare (stampata a Roma presumibilmente da Antonio Blado il 26 maggio 1551). L'esemplare riprodotto dal Frutaz è quello conservato nel Gabinetto delle stampe della Biblioteca Vaticana. Della ristampa a Roma di Antonio Treviri da Lecce della fine del 1560 o forse il 1561 sono conosciuti 2 esemplari: alla Biblioteca Vaticana, Cod. Barb. lat. 4432, incompleto; al British Museum, Map-Room S.I.R. (1), completo. La ristampa del Treviri, fatta con le forme lignee originali, si compone di 20 fogli (in media cm. 49 x 35) e 4 strisce poste lungo il lato destro (in media cm. 49 x 13).