
Pianta di Roma nel 1552
La carta disegnata da Pirro Ligorio è stata incisa da un anonimo che si firma G.L.A. Il titolo è in alto a sinistra: VRBIS ROMAE SITVS CVM IIS QVAE / ADHVC CONSPICIVNTVR / VETER · MONVMENT · RELIQVIIS / PYRRHO LIGORIO NEAP · INVENT · / ROMAE M · D · LII. La proiezione e la figurazione sono di tipo verticale con alzato, orografica. Ben indicati sono il circuito delle mura aureliane e i principali monumenti dell'antichità. Le indicazione toponomastiche sono indicate in carattere maiuscolo quelle in latino, in corsivo quelle in italiano. L'orientamento è indicato con il Nord a sinistra. In alto a sinistra sono indicati: il titolo, i nomi dell'autore e dell'editore e la data. In basso a a sinistra su di un nastro sono riprodotte le iniziati dell'incisore G.L.A. (forse Girolamo L. Agucchi) e a destra un'ala d'uccello come contrassegno.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, II, CXI, 222.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, I, CXI, Roma 1962, p. 170-171.
Esemplare presso la Biblioteca Nazionale di Roma: P. R. 13. Dell'edizione originale numerose sono le ristampe edite da Michele Tramezino, come anche quelle attribuite a vari autori così come risulta dallo Hülsen e dallo Scaccia Scarafoni. Rispetto all'edizione originale alle copie e alle ristampe vi sono alcune e lievi differenze.