
Pianta di Roma nel 1561
La carta porta il titolo in alto: "ROMA". La proiezione e la figurazione sono di tipo obliqua con alzato, orografica. La città di Roma è vista dal Monti Parioli. Le indicazioni toponomastiche sono in latino e in italiano: in parte all'interno della carta e in parte nelle due rubriche in basso. L'orientamento è con l'indicazione del Nord in basso. In basso a sinistra, su di una targa vi è la dedica di Bartolomeo Faleri a Gabriele Paleotti, uditore di rota dal 1556, poi cardinale il12 marzo 1565. L'autore ha dato particolare risalto ai monumenti antichi e alla villa di Giulio II. Inoltre in evidenza sono l'Arco di Portogallo al Corso, il Septizonium e il Campidoglio. Intorno a Castel S. Angelo vi è disegnata la cinta difensiva pentagonale fatta costruire da Camillo Orsini per ordine di Paolo IV nel 1556-1557, travolta poi dall'inondazione del Tevere nel settembre del 1557.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, II, CXVII, 229.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, I, CXVII, Roma 1962, p. 176.
Esemplare conservato presso la Biblioteca Vaticana, Riserva S 7, tav. 5. Altri esemplari sono stati segnalati dallo Hülsen e dallo Scaccia Scarafoni. Giovanni Antonio Dosio è un architetto e scultore toscano operante a Roma. Bartolomeo Faleti è un editore di stampe del XVI secolo.