
Pianta di Roma nel 1663
La carta porta il titolo in alto entro un cartiglio: ROMA. La proiezione e la figurazione sono di tipo verticale con alzato e senza indicazioni toponomastiche. L'orientamento è con l'indicazione del Nord a sinistra. In alto a sinistra lo stemma di Alessandro VII. A destra lo stemma del cardinale Flavio Chigi al quale la pianta è dedicata. In basso insegne dei XIV Rioni e stemma di Roma. Sotto la scala modulatoria di passi 1.000 che fanno un miglio italiano, con modulo graduato e piede romano di cui 5 fanno il passo.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, III, CLIII, 342.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, I, CLIII, p. 215-216.
Esemplare conservato presso la Biblioteca Nazionale di Roma, 5 Banc. 3.1. Altri esemplari si trovano nella stessa Biblioteca ed alla Biblioteca Vaticana, Racc. I. S142; Chigi S 121. La carta edita da Giovanni Blaeu nel 1663 è stata inserita nella sua opera Theatrum civitatum ed admirandorum Italiae, ad aevi veteris praesentis temporis faciem expressum, Amstelaedami, typis Joannis Blaeu, MDCLXIII, parte I Civitatum et admirandorum Italiae pars prima, tra le p. 1 e 2. Secondo l'Ashby la pianta apparterebbe a Giovanni Battista Falda. Nell'edizione aggiornata del 1704 alla pianta sono stati aggiunti 476 numeri di rubrica e le lettere a-f. La rubrica segue la pianta su due fogli a stampa ed è simile alla pianta grande del Falda.