
Pianta di Roma nel 1665
La carta porta il titolo in alto: PIANTA DI ROMA COME SI TROVA AL PRESENTE COLLE ALZATE DELLE FABRICHE PIU / NOBILI COSI ANTICHE COME MODERNE. La proiezioni e la figurazione sono di tipo verticale mista. Le indicazioni toponomastiche sono in latino e in italiano: in parte sono nella piante e in parte in una rubrica di 318 numeri. L'orientamento è con l'indicazione del Nord a sinistra. In alto a sinistra, stemma di Alessandro VII. A destra, dedica al Pontefice datata 4 giugno 1665, firmata da Matteo Gregorio De Rossi, figlio di Giovanni Battista che è operante fino al 1672. In basso, sull'angolo destro della pianta, vi è una mano con il compasso nell'atto di disegnare. In basso da sinistra a destra si legge: "L. Cruyl delin(cavit)"; "Superiorum licen(tia)"; "Giulio Testone Tomano sculp(sit)". Sotto tutta la rubrica.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, III, CLIII, 343.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, I, CLIII, p. 216-217.
Esemplare conservato presso la Biblioteca Romana dell'Archivio Storico Capitolino, Cart. XIII, 17. Altri esemplari sono stati segnalati dallo Hülsen. Questa pianta è stata ripubblicata nel 1696 da Matteo Gregorio De Rossi. Lo Hülsen segnala altre quattro ristampe. Il Cruyl ha dato particolare attenzione: alle fortificazioni gianicolensi fatte costruire da Urbano VIII e Innocenzo X tra il 1643 e il 1645; al colonnato di S. Pietro in fase costruttiva; a Piazza Navona; ai palazzi Pamphilj e De Cupis; alla chiesa dell'Anima; alla Piramide di Caio Cestio; al Campidoglio. Lievin Cruyl è un architetto un disegnatore ed un incisore di Gand. Giulio Testone è un incisore romano del sec. XVII. Giovanni Battista De Rossi milanese è un editore di Roma a Piazza Navona, operante tra il 1640 e il 1672.