
Pianta di Roma nel 1668
La carta porta il titolo in alto: NUOVA PIANTA DI ROMA PRESENTE / CON I DISEGNI, E NOMI DELLE CHIESE, PALAZZI, EDIFICI, PIAZZE, STRADE, FORTIFICAZIONI, ET ALTRE COSE AGGIUNTE. La proiezione e la figurazione sono di tipo verticale mista. Le indicazioni toponomastiche, in latino e in italiano, sono riportate entro la pianta. L'orientamento è con l'indicazione del Nord a sinistra. A sinistra dall'alto in basso: dedica a Clemente IX racchiusa in un cartiglio; vedute di Castel S. Angelo e di S. Pietro; mano con compasso nell'atto di tracciare un disegno; "Spiegationi delle lettere" su un frammento architettonico; Superiorum permissu. In alto nel mezzo: prefazione al "Virtuoso lettore". A destra dall'alto in basso: stemma di Clemente IX sorretto da tre putti; maschera che sorregge tre corone di quercia con l'altare della Confessione in S. Pietro, il Laocoonte e il toro Farnese; due putti reggenti gli stendardi con le insegne dei Rioni; divinità fluviali rappresentante il Tevere con una mano sul globo terrestre e con l'altra che regge un remo; accanto la lupa con i gemelli. Sotto in una cornice barocca l'altare della Cattedra in S. Pietro al centro e 22 vedute di chiese e palazzi.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, III, CLVII, 350.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, I, CLVII, p. 219-220.
Esemplare conservato presso la Biblioteca dell'Istituto di Archeologia e Storia dell'Arte in Roma, Roma VII. 250. Altri esemplari sono stati segnalati dallo Hülsen e dallo Scaccia Scarafoni. Matteo Gregorio De Rossi è un architetto ed ha disegnato questa pianta con gusto artistico e precisione. Tra l'altro egli ha introdotto interessanti notizie come ad esempio il perimetro della mura aureliane dove sono indicati i restauri fatti da vari pontefici a partire dal XV al XVII secolo.