
Pianta di Roma nel 1697
La carta porta il titolo in alto: NUOVA PIANTA DELLA CITTÀ DI ROMA COLL'INDICE DEI TEMPIJ PALAZZI ET ALTRE FABBRICHE ANTICHE E MODERNE, E DIVISA NELLI / SUOI XIIII. RIONI. La proiezione e la figurazione sono di tipo verticale icnografica. Le indicazioni toponomastiche sono in parte all'interno della pianta e parte in una rubrica di 464 numeri. L'orientamento è con l'indicazione del Nord a sinistra entro una rosa dei venti posta in alto a destra. Ai due lati e nel margine inferiore, la rubrica dei palazzi, collegi, conventi, Rioni e delle Chiese (titoli cardinalizi, diaconie e parrocchie). In alto al centro, stemma del Pallavicino. In basso a sinistra "Ant. Barbey sculp.", tra la pianta e la rubrica "scala d'un miglio di mille passi geometrici" con modulo graduato. A destra sul margine esterno la data e la sottoscrizione dell'editore.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, III, CLXII, 378.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, III, CLXII, 225.
Esemplare conservato presso la Biblioteca Nazionale di Roma, P. K. 3. Altri esemplari sono segnalati dallo Hülsen e dallo Scaccia Scarafoni. Il Barbey, che opera a Roma nella seconda metà del XVII sec., è un incisore e riproduce l'icnografia che sta alla base della pianta grande del Falda (v. tav. 357), edita dalla stessa casa De Rossi alla Pace.