Roma nel 1748

Roma nel 1748
Tavola
19
Titolo

Pianta di Roma nel 1748

Autore
Giovanni Battista Nolli
Disegnatore
Giovanni Battista Nolli
Datazione
1748
Descrizione

Quadro di unione della pianta grande disegnata da Giambattista Nolli del 1748 e che si compone di 12 fogli (più il frontespizio; l'avviso al lettore; rubrica della pianta; indice alfabetico del toponimi), per il volume Nuova pianta di Roma data in luce da Giambattista Nolli l'anno MDCCXLVIII per il Cardinale Valenti Gonzaga. La carta porta il titolo in basso al centro entro un basamento con la dedica a Benedetto XIV: LA NUOVA TOPOGRAFIA DI ROMA. La proiezione e la figurazione sono di tipo verticale icnografica, orografica. Le indicazioni toponomastiche sono all'interno della carta e in una rubrica di 1320 numeri corrispondente alle tavv. 399-402 del A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, III, qui non riprodotte. L'orientamento è con il Nord magnetico ed astronomico in alto indicato da una rosa dei venti nel foglio 408. Tutt'attorno alla cornice sono rappresentate le insegne con i nomi dei XIV Rioni. Le analisi storiche fanno immaginare a partire dal V sec. con l'abbandono delle regioni del Celio e dell'Aventino e a vasta zona delle regioni augustee dell'Alta Semita e dell'Esquilino, una concentrazione della popolazione nell'area pianeggiante racchiusa dall'ampia ansa del Tevere nel Campo Marzio. Una città piccola e concentrata all'interno di un perimetro murario troppo grande (si veda descrizione e tav. 396 quadro unione) - ( si veda A. Esposito, L'organizzazione della difesa di Roma nel Medioevo, Roma 2003, pp. 29-30; I. Insolera, Le città nella storia d'Italia, Roma. Immagini e realtà dal X al XX secolo, Bari 1980, pp. 14-27).

Tecnica
Incisione in rame
Dimensioni originali
Intera pianta cm. 176 x 208,5. Ognuno dei 12 fogli che compongono la carta misurano cm. 44 x 69,5
Scala
Scala espressa in 1000 palmi romani d'architettura, con modulo graduato
Luogo e data edizione
1748
Fonte

A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, III, CLXIX, 396.

Nota bibliografica

A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, I, CLXVII, p. 234-235.

Note

Esemplare composto da fogli singoli e conservati presso la Biblioteca Nazionale di Roma: 18, e Fbis 10 per il volume intitolato Nuova pianta di Roma data in luce da Giambattista Nolli l'anno MDCCXLVIII, dedicato ed offerto dal Nolli al Cardinale Valenti Gonzaga. Fogli che si compongono di: frontespizio (cm. 53 x 37); avviso al lettore; rubrica della pianta, foll. 1, 2, 3, 4; 12 fogli della pianta, foll. 5-28 (fogli di cm. 44 x 69,5); indice alfabetico dei toponimi foll. 29, 30, 31, 32; pianta piccola, foll. 33-34 (cm. 47 x 68,5); pianta del Bufalini ridisegnata e ridotta dal Nolli, foll. 35-36 (cm. 45,7x 69,2). Altri esemplari sono stati segnalati dallo Scaccia Scarafoni e da Arrigoni-Bertarelli. Altri ancora alla Biblioteca Vaticana. Della pianta grande del Nolli esistono due tirature: quella qui riprodotta e una seconda conservata alla Biblioteca Nazionale di Roma (P. R. 4.; P. O.8), alla Biblioteca Casanatense (20. B. I. 2), alla Biblioteca dell'Istituto di Archeologia e Storia dell'Arte di Roma (Roma VII. 135; Roma VII. 200), e alla Biblioteca Vaticana (Mai XI. H. XIII. 31; Ferraioli S. 169; R. G. Arte-arch. S. 666). Alla prima tiratura appartengono l'esemplare della Biblioteca Vaticana (Roma V. S 8) riprodotto dall'Ehrle e dall'edizione del Danesi. La pianta del Nolli rappresenta un lungo lavoro di rilevazione del tessuto romano applicando un rigoroso metodo tecnico, fissando così definitivamente un nuovo modo di rappresentazione cartografica delineata nella proiezione, nella figurazione e nell'orientamento. Dunque uno strumento fondamentale per lo studio della topografia romana. I rami originali della pianta sono stati offerti in dono alla Calcografia Nazionale dalle famiglie dei marchesi Cavalletti e Campanari.