
Pianta di Roma nel secolo VIII
La carta ideata da Cristiano Hülsen con la collaborazione di Vladimiro de Grüneisen è senza titolo. La proiezione e la figurazione è di tipo verticale con alzato schematico, orografica. Le indicazioni toponomastiche sono all'interno della pianta. L'orientamento è con il nord in alto. La carta così come è stata ricostruita dallo Hülsen deriva dalle indicazioni toponomastiche contenute nell'Itinerario di Roma detto Einsiedlense, luogo dove si conserva il manoscritto (l'abbazia benedettina svizzera di Einsiedeln).
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, II, LXIII, 135.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, I, LXIII, p. 106.
Esemplare conservato presso la Biblioteca dell'Archivio Storico Capitolino: 25620. Il manoscritto detto di Einsiedeln oltre all'Itinerario di Roma - elenco di monumenti - contiene anche una silloge epografica, un Ordo con le cerimonie papali e un'antologia di carmi latini. L'interpretazione dell'Itinerario data da Rodolfo Lanciani è di una trascrizione delle leggende di una pianta di Roma. Cristiano Hülsen, come già Giovanni Battista De Rossi, sostiene che l'Itinerario fosse annesso ad una pianta di Roma di tipo circolare. La carta fa parte di uno studio La pianta di Roma dell'Anonimo Einsidlense, in Dissertazioni della Pontificia Accademia romana di archeologia, serie II, 9 (1907), pp. 377-424, con 6 tavv. composte da due piante e riproduzione fotografica dell'Itinerario (di cui la presente tav. V). Vladimiro de Grüneisen è un archeologo noto per la sua grande opera intitolata Sainte Marie Antique, Roma 1911.