Tavola 14. Ponte Neroniano

Tavola 14. Ponte Neroniano
Tavola
14
Titolo

Tavola 14. Ponte Neroniano

Autore
Rodolfo Lanciani
Disegnatore
Rodolfo Lanciani
Datazione
1893-1901
Descrizione

Tavola 14. Area a NO di Roma, a destra e a sinistra del Tevere, entro le mura aureliane (271 d.C.). A sinistra del Tevere il Campo Marzio. Ponte Neroniano. La carta presenta in rosso, iconografia della città moderna; in azzurro, quella contemporanea; in nero pieno o tratteggiato, la pianta archeologica integra o frammentaria (v. tavv. da 1 a 13 e da 15 e 46).

Tecnica
Disegno policromo
Dimensioni originali
cm. 57 x 87
Scala
1:1.000
Luogo e data edizione
Roma 1893-1901
Fonte

R. Lanciani, Forma Urbis Romae, 14, Roma 1893-1901.

Nota bibliografica

R. Lanciani, Forma Urbis Romae, scala 1:1.000, 14, Roma 1893-1901 (ristampa ed. Quasar 1989); R. Lanciani, Rovine e scavi di Roma antica, nuova ed., Roma 1985 (ed. or. The ruins & excavations of ancient Roma, London 1897).

Note

La Forma Urbis Romae di Rodolfo Lanciani è stata pubblicata tra il 1893 ed il 1901. L'opera rappresenta uno strumento ancora indispensabile per lo studio della città antica e anche per l'organizzazione della città moderna. La carta è stata eleborata in un periodo di grandi trasformazioni per Roma divenuta da poco capitale (1870). L'opera è composta da 46 tavole a colori e da una fitta serie di didascalie che indicano la data e talvolta la referenza bibliografica dei vari ritrovamenti, destinati a confluire nell'altra opera monumentale del Lanciani la Storia degli Scavi di Roma fermatasi al IV volume. Con l'approvazione del primo piano regolatore del 28 novembre del 1871 seguito poi da un secondo nel 1883, hanno inizio gli sventramenti per creare nuove arterie (Corso Vittorio Emanuele, via Arenua, via del Tritone, via Cavour, via Tomacelli, i Lungotevere), e la realizzazione di nuovi quartieri residenziali (intorno a via Nazionale, piazza Vittorio Emanuele, piazza Indipendenza ecc.). Da ciò vennero alla luce interi settori della città antica fino ad allora del tutto sconosciuti, che bisognava esplorare, documentare e conservare.