
Diocesis et Agri Tiburtini Topographia e Pianta Topografica di tutto il Territorio di Poli. Villae Horatii Rudera.
Lato est della carta XXXVII. 1a, (tav. 186) secondo l'edizione postuma curata dal Petrocchi. Carta orientata con il Nord in alto. Primo esempio di carta costruita con cura scientifica (come quella della diocesi dei Marsi pubblicata dal De Revillas nel 1735). L'orografia, l'idrografia e la topografia è disegnita con scrupolo. L'elemento artistico presente nella carta è tipica dell'epoca. In alto da sinistra a destra, drappeggio con cartina dei Tiburis suburbia con scala grafica; cartiglio con titolo e due scale grafiche (v. tav. 4).
A. P. Frutaz, Le carte del Lazio, Roma 1972, III, XXXVII.2, 188
A. P. Frutaz, Le carte del Lazio, I, XXXVII, Roma 1972, pp. 82-85.
Esemplare conservato presso la Biblioteca dell'Istituto di Archeologia e Storia dell'Arte, Roma, XI.30.III. 11, pp. 72-73 (cm. 42,8 con didascalia: 45,4 x 56,4). Incisione in rame stampata su due fogli uniti insieme. Questa edizione differisce dall'originale (tav. 186) oltre che per la dedica al card. Flavio Chigi, anche in particolari di secondaria importanza. L'orografia è più contastata nel chiaro-scuro; in alto a destra è aggiunto il particolare della "villa di Orazio"; tolto il nome dell'incisore perché contenuto nella dedica; tolti dei numeri 1-19 riguardo ai framemnti archeologici; notizia in latino su "Villa Adriana" e "villa di Orazio"che occupa tutta la lunghezza del lato inferiore del foglio; indicazione del luogo di vendita della carta.