Roma nel 1667

Roma nel 1667
Tavola
15
Titolo

Pianta di Roma nel 1667

Autore
Giovanni Battista Falda
Disegnatore
Giovanni Lhuilier
Datazione
1667
Descrizione

La carta porta il titolo in alto: RECENTIS ROMAE ICHINOGRAPHIA ET HYPSOGRAPHIA SIVE PLANTA ET FACIES AD MAGNIFICENTIAM / QVA SVB ALEXANDRO VII P. M. VRBS DIRECTA EXCVLTA ET DECORATA EST. La proiezione e la figurazione sono di tipo verticale con alzato. Le indicazioni toponomastiche sono quasi tutte in latino, disposte entro la pianta e parte in due rubriche di complessivi 253 numeri. L'orientamento è con il Nord a sinistra, indicato dalla rosa dei venti posta a destra in basso. A sinistra dall'alto in basso: dedica ad Alessandro VII dell'editore Giovanni Giacomo De Rossi; figure simboliche del Tevere e delle principali Acque di Roma; rubrica dei monumenti antichi; sulla cornice della rubrica "Ioannes Lhuilier sc(ulpsit)". A destra: prefazione al lettore circondata dalle insegne dei XIV Rioni; l'obelisco in piazza della Minerva; catalogo delle chiese di Roma. Al centro del margine inferiore Septem ecclesiae sanctorum reliquiis et indulgentiam (sic) thesauris visitandae.

Tecnica
Incisione in rame
Dimensioni originali
cm. 68,2 x 88 in due fogli di cm. 68,2 x 44 cadauno
Luogo e data edizione
Roma 1667 ed. Giovanni Giacomo De Rossi
Fonte

A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, III, CLVI, 349.

Nota bibliografica

A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, I, CLVI, p. 218-219.

Note

Esemplare originale conservato nella Biblioteca Nazionale di Roma, P. C. 5a. Esiste una ristampa della carta curata da "Jean Covens & Corneille Mortier, géographes" che è stata pubblicata ad Amsteram, sotto il pontificato di Alessandro VII ed è un esemplare conservato nella Biblioteca Nazionale di Roma, P. C. 5c di cm. 66,5 x 88. Altri esemplari sono stati segnalati dallo Hülsen dallo Scaccia Scarafoni e da Arrigoni Bertarelli. La carta è stata pubblicata da Giovanni Giacomo De Rossi nell'ultimo anno del pontificato di Alessandro VII, in quanto nella rubrica sono elencati gli Aedificia da lui restaurati o eretti, come ad esempio l'obelisco (1666-1667) in Santa Maria Sopra Minerva. Questa carta del Falda ha avuto una larga diffusione che prelude alla sua grande pianta che verrà pubblicata nel 1676 (v. tav. 357). Va fatto notare che nella ristampa del Covens-Mortier sono stati rimossi i nomi del Falda, del De Rossi e del Lhuilier. Giovanni Battista Falda è un disegnatore ed incisore.