
Pianta di Roma nel 1818
La carta porta il titolo in alto: PIANTA TOPOGRAFICA DELLA CITTÀ DI ROMA DELL'ANNO 1820. La proiezione e la figurazione sono di tipo verticale icnografica. Le poche indicazioni toponomastiche sono all'interno della carta. L'orientamento è con il nord in alto indicato da una bussola posizionata in basso a sinistra. Sui tre lati sono disegnate piantine dei 16 monumenti antichi e cristiani con relativa scala in piedi romani e modulo graduato. In alto a destra elenco dei 14 Rioni di Roma. In basso a sinistra scala espressa in palmi romani di architettura, in piedi romani antichi, in pedi di Parigi, in piedi del reno, in piedi d'Inghilterra, con moduli graduati. In basso a destra "Si vende in Roma da Niccola de Antoni in Piazza di Spagna N. 84". In basso al centro "Pietro Ruga inc.". Va inoltre fatto notare, nella Roma del XIX secolo, come la massima concentrazione abitativa sia posizionata a ridosso dell'ampia ansa del Tevere, nel Campo Marzio. La rappresentazione di questa carta richiama la tipologia compositiva di Giovanni Battista Nolli (v. tavv. 7 e 32). Va inoltre fatto notare, della Roma del XIX secolo, come la massima concentrazione abitativa sia posizionata a ridosso dell'ampia ansa del Tevere, nel Campo Marzio. Da notare la sistemazione del Valadier della parte destra di Piazza del Popolo.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, III, CLXXXVI, 467.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, I, CLXXXVI, p. 253-254.
Esemplare conservato presso l'Istituto di Archeologia e Storia dell'Arte in Roma: Roma XI. 17. 1. 17. Gli studi condotti sulla carta hanno definito che si tratta dell'esemplare del 1818 e non del 1820, data questa corretta a penna.