
Pianta dei boschi sacri di Roma antica
La pianta porta il titolo in alto: PIANTA DELL'ANTICA CITTÀ DI ROMA CON I SUOI BOSCHI SACRI E I PRINCIPALI EDIFIZII RESTITUITI NELLA LORO INTEGRITÀ, con sottoscrizione degli autori, dedica all'arciduca Giovanni d'Austria da parte di Gaetano Agretti. La proiezione e la figurazione sono di tipo verticale con alzato, orografica. Le indicazioni toponomastiche sono all'interno della pianta, mentre i nomi dei boschi sono riportati in una rubrica di 44 numeri posta a destra. All'interno della cinta aureliana (271 d.C.) sono disegnati alcuni dei monumenti rappresentativi dell'antichità e, fuori le mura, a NO la basilica di San Pietro con le mura di Pio IV (1559-1565) contenente a sua volta, al suo interno, il perimetro della cinta leonina voluta da Leone IV (848-852) a protezione della basilica che era già stata saccheggiata dai musulmani nell'846. Le 22 medaglie poste a sinistra e a destra della pianta portano la raffigurazione dei monumenti con in basso, a destra e a sinistra, la loro denominazione. Ai quattro angoli sono disegnati: in alto a sinistra Porta Maggiore; a destra l'arco di Druso; in basso a sinistra porta San Paolo (porta Ostiense) e la piramide di Caio Cestio; a destra Palazzo augustale del Palatino. Alla sinistra: "Epitome dei principali edifizj contenuti in ciascuna regione" Augustea. Alla destra: "Elenco delli boschi sacri di Roma". In basso vi è una nota espositiva della posizione geografica, della storia, dei monumenti, dei boschi e delle acqua stagnanti. Intorno alla pianta vi sono descritti i 32 venti con l'indicazione dei punti cardinali, e ad ognuno di essi si diparte una linea retta convergente al centro della città.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, II, XLV, 87.
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, I, XLI, p. 89-90.
Esemplare conservato alla Biblioteca Romana presso l'Archivio Storico Capitolino: Cart. XIII, 18. Altri esemplari sono stati segnalati dallo Scaccia Scarafoni. Esistono anche degli esemplari in cui i boschi ed i giardini sono colorati di verde come quelli della già indicata Biblioteca Romana ed alla Nazionale di Roma (P. B. 8A). Giovanni Battista Agretti è un avvocato; Pietro Ercole Visconti è un archeologo; Filippo Troiani è un incisore.