Roma nei secoli VIII e XII

Roma nei secoli VIII e XII
Tavola
4
Titolo

Pianta di Roma nei secoli VIII e XII

Autore
Rodolfo Lanciani
Disegnatore
Rodolfo Lanciani
Datazione
1890
Descrizione

Rappresentazione policroma della città di Roma racchiusa entro le mura aureliane. La proiezione e la figurazione sono di tipo verticale icnografica. Le indicazioni toponomastiche sono all'interno della pianta. L'orientamento è con il nord in basso. In alto a sinistra entro una targa vi sono i sottotitoli, la scala e la sottoscrizione dell'autore. In basso a sinistra invece la scritta "Bruno et Salomone lit. Romae". In questa pianta il Lanciani si è servito di due fonti e, dunque, essa è stata rappresentata con le indicazioni in nero che provengono dall'Itinerario Einsiedeln, in rosso quelle che derivano dall'Ordo di Benedetto Canonico.

Tecnica
Cromolitografia
Dimensioni originali
cm. 51,7 x 58,1
Scala
1: 8800
Luogo e data edizione
Milano 1890
Fonte

A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, II, LXV, 137.

Nota bibliografica

A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Roma 1962, I, LXV, p. 109.

Note

Esemplare conservato presso la Biblioteca dell'Istituto di Archeologia e Storia dell'Arte in Roma: Roma III. 555. Carta disegnata da Rodolfo Lanciani per illustrare L'Itinerario di Einsiedeln e l'Ordine di Benedetto Canonico, in Monumenti antichi pubblicati per cura della R. Accademia dei Lincei, I, Milano, Hoepli 1890, col. 437-552. La pianta si trova anche nell'opera del Lanciani, La destruction de Rome antique, versione dall'inglese di A. L'Huillier, Lille-Rome-Paris. Lo studio svolto dal Lanciani è rivolto a due fonti quali l'Itinerario di Einsiedeln e l'Ordo di Benedetto Canonico, che gli hanno permesso di ricavare dati preziosi sui monumenti dell'epoca. In particolare l'Ordo che fa parte del Liber politicus, scritto dal Canonico tra il 1140 e il 1143, descrive lo svolgimento della liturgia romana per ogni parte dell'anno e, dove, seguendo soprattutto il percorso delle solenni processioni, alla presenza del papa, sono segnalati gli edifici sacri - ma anche quelli pagani - dove si svolgevano le varie cerimonie liturgiche. Ad esempio si veda il gran numero di edifici sacri e pagani che compaiono nella descrizione della cerimonia della Purificazione della Vergine (v. R. Valentini, G. Zucchetti, Codice topografico della città di Roma, pp. 213-214).