Genova, 3-6 ottobre 2000,
Centro Congressi "Magazzini del Cotone"
Nella 4ª Conferenza Nazionale ASITA (Federazione Italiana delle Associazioni Scientifiche per le Informazioni Territoriali e Ambientali), intitolata “Standardizzazione, interoperabilità e nuove tecnologie”, il Sistema Informativo Geografico ha partecipato presentando 2 elaborati. Di seguito, se ne riassumono i contenuti.
Studio metodologico per una carta della pericolosità idrogeologica in un'area della Provincia di Roma - Comuni di Anticoli Corrado, Arsoli, Cineto Romano
(PRESENTAZIONE)
S. Bonini, A. Eremitaggio, T. Maggi, C.Moretti, R. Bolino
Il verificarsi di eventi franosi in una determinata porzione del territorio provinciale e l’esistenza di una banca dati, costruita nella medesima area, hanno reso possibile la creazione di una metodologia ad hoc per la caratterizzazione cinematica delle instabilità dei versanti, ai fini di una valutazione della pericolosità prodotta da frane e inondazioni.
La carta, redatta in scala 1/10.000, riporta la pericolosità di frane ed esondazioni nell’area di 4 comuni: Anticoli Corrado, Arsoli, Cineto Romano e Roviano.
La realizzazione della carta è stata ottenuta mediante la sovrapposizione multilayer di più carte tematiche (layer informativi), ognuna rappresentante un tema specifico i cui parametri concorrono alla valutazione della pericolosità.
I layers utilizzati sono i seguenti:
Carta Geolitologica, Carta Idrogeologica, Carta delle Acclività, Carta della Zonizzazione Sismica in riferimento alle caratteristiche geologiche, Carta dell’Uso del Suolo, Carta della Capacità dell’Uso del Suolo, Carta Geologico-Tecnica e degli elementi strutturali, Carta delle esposizioni dei versanti, Carta della distribuzione spaziale dei dissesti osservati. Sulla Carta Geologico-Tecnica è stato aggiunto un livello relativo alla rete di acquedotti ed autostradale.
I dati rilevati ed acquisiti sono stati elaborati ed inseriti in un database, quindi, successivamente analizzati ed opportunamente parametrizzati. Sulla base dei parametri stabiliti, sono stati realizzati i layer di base, la cui sovrapposizione analitica mediante procedura multicriteria su base IDRISI, ha generato la carta finale.
Oltre alla base topografica costituita dalla C.T.R. in scala 1:10.000 della Regione Lazio, rasterizzata e georeferita attraverso il programma MapInfo, sono stati utilizzati i seguenti prodotti software:
Vertical Mapper, ER Mapper, IDRISI.
A seguito dell’analisi dei singoli fattori necessari ad individuare le aree potenzialmente a rischio di frana ed il relativo grado di rischio, e a seguito della parametrizzazione dei fattori e la loro interazione, si è giunti all’elaborazione di una carta nella quale si individuano le aree a diverso grado di pericolosità in funzione dei diversi valori assegnati ai fattori utilizzati. Il coordinamento e l’integrazione delle diverse fasi di studio hanno permesso di ottenere un buon livello di riferimento geologico e geologico-tecnico attraverso il quale è stato possibile elaborare una prima metodologia ed un primo modello di riferimento. Lo studio ha permesso di trarre spunti interessanti per migliorare le possibilità di elaborazione ed analisi dei dati.
I dati faunistici come strumento di pianificazione territoriale: un contributo per la Provincia di Roma
(POSTER)
A. Arceri, C.Battisti, R.Bolino, A.Conti, M.Gianfelice, C.Ingravallo
Lo studio della distribuzione delle specie faunistiche ed i dati sulle potenzialità del territorio rappresentano un ausilio importante per l’individuazione di interventi di conservazione e gestione faunistica.
Secondo le indicazioni presenti nel Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Roma, con particolare riferimento alle reti ecologiche, si è tentato un approccio metodologico utilizzando le informazioni provenienti dalla Banca Dati Nazionale sulla Fauna (Ministero dell’Ambiente, 1993) ed i dati di uso del suolo, in modo da pervenire ad una prima valutazione delle potenzialità del territorio sulla base di indicatori faunistici.
Tale analisi complessiva, pur se preliminare e con dei limiti, può essere di ausilio ad azioni di conservazione e pianificazione di area vasta.
E’ auspicabile il contributo di specialisti operanti nei diversi settori faunistico-ecologico-biogeografico, per la verifica della validità del metodo e delle scelte adottate e per eventuali contributi migliorativi.
Lo studio effettuato fornirà un valido supporto ai fini dell’individuazione di aree meritevoli di tutela, valutandone il grado di conservazione e la necessità di intraprendere azioni specifiche.
Potrà infine essere d’ausilio e supporto alle azioni strategiche dell’Ente per le proprie attività istituzionali (es. pianificazione territoriale, pianificazione ambientale, etc).