In questo ambiente dalle rappresentazioni cartografiche storiche del Lazio vi sono state raccolte e selezionate le diverse carte topografiche del territorio laziale, che abbiamo ritenuto più significative, come quelle contenute nella collezione di Amato Pietro Frutaz, Le carte del Lazio, edita in 3 volumi nel 1972, dall’Istituto di Studi Romani. Volumi messi a disposizione dalla dott.ssa Angela Esposito al GIS, Sistema Informativo Geografico.
Sono carte antiche e moderne del paesaggio laziale che costituiscono un valido strumento non solo per gli studiosi del territorio ma per chiunque si interessi allo sviluppo paesaggistico, territoriale e urbanistico.
Le carte sono state raggruppate per secoli che vanno dal III-V sec. d.C. fino al XX sec. In questo spazio temporale si inseriscono, ad esempio, rappresentazioni medievali del XIV sec. che mostrano, senza un ordine topografico e senza orientamento, l’ingenuo disegno che le caratterizza. Ogni mappa geometricamente e tecnicamente disegnata, sta a rappresentare un paesaggio che ne implica l’analisi e la conoscenza in quanto esso non è statico, ma assume aspetti formali e più concretamente funzionali laddove gli eventi e i fatti descritti dalla storia si legano arricchendolo di contenuti.
Ciascuna carta è accompagnata da una scheda analitico-descrittiva che va a riassume le sue caratteristiche sostanziali, di tipo geografico e storico-topografico e, con il rimando, alla fonte e all’indicazione bibliografica. In particolare si è cercato di mettere in risalto il maggior numero possibile di informazioni che ogni singola carta può offrire attraverso la conoscenza delle sue caratteristiche peculiari che vanno dal tratteggio, alla toponomastica, all’urbanistica, all’idrografia, all’orografia, all’uso del suolo e al suo modellamento.