Il territorio

Il territorio della Città metropolitana di Roma Capitale si estende su una superficie pari a 5.363,22 Kmq, rappresentando un terzo della superficie territoriale del Lazio (17.235,97 kmq). Sono presenti sul territorio della città metropolitana di Roma 121 comuni e tra questi Roma Capitale, che è il comune più esteso d’Italia (1.287,4 km2, rappresenta ben lo 0,4% della superficie dell'intero territorio nazionale e il 24% dell’intero territorio metropolitano).

Il territorio amministrato presenta un esteso litorale (circa 140 km) e comprende la vasta campagna Romana, gran parte del Preappennino Laziale e Abruzzese, l’ampia Valle inferiore del Tevere, gran parte del Bacino dell’Aniene, il Bacino dell’Alto Sacco con i monti Prenestini e Tiburtini. Rilievi vulcanici, non elevati (700 - 1000 m), si ergono alla sinistra e alla destra del Tevere: a sinistra, i Colli Albani con i laghi di Albano, di Castel Gandolfo e di Nemi; a destra, i Sabazi con i laghi di Bracciano e di Martignano.

Nel territorio della Città metropolitana sono presenti attualmente 41 aree protette, per un totale di 535.253 ettari di superficie.

Dall’analisi degli strumenti di pianificazione e secondo gli ultimi dati di fonte Ispra 20201 emerge come su una superficie complessiva di 5363,22 kmq, 112,69 kmq sono rappresentati da aree a pericolosità da frana molto elevata P4 (kmq) e 33,1 kmq elevata P3, per un totale che rappresenta 2,7 % della superficie complessiva. Per quanto riguarda la superficie complessiva delle aree che sono a pericolosità idraulica elevata P3 e pericolosità idraulica media P2, queste interessano rispettivamente 182,7 e 249,54 kmq di superficie.

Analizzando l’impatto in termini di popolazione interessata dalla rischiosità, complessivamente lo 0,6% di abitanti della Città metropolitana di Roma Capitale vivono in aree interessate da rischiosità molto elevata e elevata per rischio frane (24.235 ab) mentre 218.277 son coloro che risiedono in zone interessate da criticità idraulica elevata e media.

Il tema del consumo del suolo interessa il territorio della Città metropolitana. In termini di valore assoluto nel 2021 si registrano 70.155 ettari di territorio consumato pari in termini percentuali al 13,1%. Per quel che concerne le infrastrutture, invece, la dotazione strutturale del territorio della città metropolitana di Roma è piuttosto buona.

Andando nel dettaglio delle specifiche infrastrutture si rileva quanto segue:

  • La Città metropolitana di Roma Capitale cura la gestione, la manutenzione e la vigilanza di circa 2.000 km di strade; inoltre, tramite le sue articolazioni amministrative, verifica la situazione di incidentalità specie su quelle arterie in cui il rischio di incidentalità stradale e più ampio e svolge un ruolo primario nella progettazione delle varie opere stradali.
  • Considerato lo stato di congestionamento del territorio dovuto agli imponenti flussi di pendolarismo per gli scambi capoluogo-hinterland, una risorsa essenziale risulta quella del trasporto sul ferro quale mezzo alternativo all’uso della macchina privata. La rete ferroviaria che nel Lazio si sviluppa per circa 2.000 Km è caratterizzata da poco più di 1.200 km di linee in esercizio, di cui solo 285 di Alta Velocità, sotto la gestione di Rete Ferroviaria Italiana, e quella che interessa la città metropolitana di Roma ha una estensione di circa 430 km e 106 fra fermate e stazioni.
  • Sono due i principali porti del territorio romano, Civitavecchia e Fiumicino. Di rilevanza prettamente turistica sono il nuovo porto di Ostia, il porto di Anzio e quello di Nettuno. Nonostante il favorevole posizionamento geografico, i porti della Città metropolitana di Roma non sono tra i leader nazionali sia per quanto riguarda il traffico merci, sia per quello passeggeri. Nel porto di Civitavecchia nel passaggio dal 2020 al 2021 si è assistito ad un aumento del traffico complessiv merci del 20,2% mentre, per quel che concerne il traffico di crocieristi passeggeri, è stato sperimentato un incremento del 153,6%. Questo consistente aumento è dipeso dal fatto che a partire dal mese di marzo 2020 è stato rilevato l’azzeramento del traffico crocieristico, conseguentemente al blocco delle crociere in forza dei provvedimenti adottati dal governo per fronteggiare la pandemia e lo stato emergenziale. Nel 2021, infatti, sono stati movimentati 519.060 crocieristi ed è stata registrato un incremento del 27,6% dei passeggeri di linea e automezzi al seguito.

Per quel che riguarda il porto di Fiumicino, nel 2021 è stato rilevato un incremento pari al 9,8% del traffico complessivo di merci e una flessione del -5% del numero degli accosti.

  • Ottima è la dotazione di aeroporti nell’area romana. Il "Leonardo da Vinci" è l'aeroporto "Hub" di riferimento per il traffico internazionale e intercontinentale di linea e charter. Il "Giovan Battista Pastine" di Roma-Ciampino, invece, è l'aeroporto cittadino dedicato al traffico low cost, a quello merci "corriere espresso" e al traffico dell'Aviazione Generale (voli di Stato, umanitari e Protezione civile). Nel 2021 Assaeroporti ha registrato complessivamente 13.988.955 nei due scali (il 17,3% di tutto il traffico passeggeri in Italia), il 22,1% in più rispetto al 2020, anno della crisi pandemica e delle conseguenti restrizioni alla libera circolazione tra Stati.

Al 31 dicembre 2021 (dati stimati ISTAT) la popolazione residente nella Città metropolitana di Roma ha raggiunto la consistenza di 4.222.631 abitanti, confermando il primato di prima Città metropolitana del Paese per numero di abitanti. Rispetto all’anno precedente, la popolazione residente nella Città metropolitana di Roma, registra un decremento di 8.820 unità (pari al -0,2%), che rappresenta una fase di declino demografico per il territorio romano. Nello specifico la contrazione demografica è da imputarsi sia al comune capoluogo per il quale si è registrato un decremento, in termini assoluti, di 8.594 unità (-0,3%), sia all’hinterland per il quale si rileva una flessione di 226 residenti (-0,02%).

Riguardo alla popolazione straniera, tra i residenti della Città metropolitana di Roma, nel dicembre 2021, si contavano poco più di mezzo milione di cittadini stranieri, esattamente 521.248 unità, pari al 12,3% della popolazione residente.

Da un punto di vista del tessuto imprenditoriale, si osserva che nel 2021, nella Città metropolitana di Roma, risultano 452.955 imprese registrate, 45.266 imprese in meno (-9,1%) rispetto al 2020. Secondo la rilevazione Movimprese, rispetto all’anno precedente, a fronte di un incremento nazionale delle iscrizioni del 13,8%, nella Città metropolitana di Roma si rileva una crescita delle imprese nuove iscritte pari al 18,6%. Parallelamente, in tutta Italia le cessazioni hanno fatto segnare un calo del -9,9% mentre nel territorio metropolitano romano si registra un decremento del -7,5%.

Rispetto ai dati, la performance del sistema produttivo metropolitano romano a confronto con quella nazionale si pone in una situazione migliore per quanto concerne il flusso delle iscrizioni (la crescita è stata maggiore rispetto a quella nazionale) mentre le cessazioni hanno subito un decremento medio inferiore rispetto a quello registrato sull’intero territorio nazionale. Il tasso di crescita registrato per il territorio metropolitano romano è stato per il 2021 del 2,4% a fronte del corrispondente valore calcolato per l’intero territorio nazionale pari all’1,4%. Rispetto al 2020, quindi, si rileva un miglioramento delle prospettive economiche anche se i valori registrati non sono ancora tornati ai livelli pre crisi pandemica.

Una delle principali caratteristiche del sistema imprenditoriale romano è la forte terziarizzazione (oltre il 75% delle imprese sono attive nel terziario). I settori predominanti sono quelli del commercio all’ingrosso e al dettaglio, delle costruzioni e dei servizi di alloggio e ristorazione. Inoltre a Roma si registra una concentrazione maggiore che a livello nazionale di imprese attive nei settori delle attività professionali, scientifiche e tecniche, dei servizi di informazione e comunicazione e delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento.

Il sistema scolastico rappresenta una funzione chiave per lo sviluppo locale. In contesti sociali a modernità avanzata, caratterizzati da processi di innovazione rapidi e radicali, investire nella scuola costituisce la condizione essenziale ed imprescindibile per affrontare e vincere le sfide poste dallo sviluppo e dalla competitività della società globale.

Nella Città metropolitana di Roma Capitale, secondo i dati più aggiornati di fonte MIUR, relativi all’anno scolastico 2020/2021, sono presenti 472 scuole secondarie di II grado, per un totale di 8.919 classi allestite e 189.989 alunni. Nell’area romana sono concentrati il 6,9% delle scuole, il 7% degli alunni nazionali ed il 6,6% delle classi, con un conseguente maggiore affollamento di queste rispetto alla media nazionale; il numero di alunni per classe nell’area romana è infatti pari a 21,3, contro i 20,2 nazionali.

Per quel che riguarda il turismo, nel corso del 2021 nel territorio metropolitano romano si sono registrati oltre 3,8 milioni di arrivi e oltre 10,4 milioni di presenze. I dati sugli arrivi e le presenze evidenziano come nell’area romana la permanenza media dei turisti è mediamente più bassa rispetto alla media nazionale e a quella delle altre città metropolitane. Infatti Roma è all’ottavo posto fra le città metropolitane per permanenza media degli ospiti con 2,7 giorni.

 

[1]  L’ISPRA dal 2015 realizza la mosaicatura delle aree a pericolosità idraulica perimetrate dalle Autorità di Bacino, Regioni e Province Autonome ai sensi del D. Lgs. 49/2010. La mosaicatura è stata effettuata per i tre scenari di pericolosità: elevata P3 con tempo di ritorno fra 20 e 50 anni (alluvioni frequenti), media P2 con tempo di ritorno fra 100 e 200 anni (alluvioni poco frequenti) e bassa P1 (scarsa probabilità di alluvioni o scenari di eventi estremi).

I numeri relativi al dissesto idrogeologico sono tratti dal rapporto “Il rischio idrogeologico in Italia, pubblicato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, anno 2020 e dal portale  https://idrogeo.isprambiente.it/ a cura dell’Ispra Ambiente.